La varechina non rappresenta sempre la soluzione più indicata per le proprie necessità, essendo un composto chimico di rilievo. Molti la suggeriscono come erbicida: ma quali sono gli aspetti da conoscere ed è corretto affermare che possa giovare in questo genere di ambito? Cerchiamo di fare chiarezza al riguardo.
La varechina, conosciuta come ipoclorito di sodio, è un articolo impiegato in soluzione liquida come sbiancante o sanificante. Le sue qualità sono note ed è un prodotto ampiamente adoperato in contesto domestico. Ma può essere caldeggiato come erbicida? È una buona idea oppure no? Tentiamo insieme di comprendere meglio tutto ciò che occorre sapere.
Posso adoperare la varechina come erbicida?
È noto che diverse persone utilizzino la varechina in diversi modi, persino in giardino. Eppure, questo articolo decolorante per imbiancare e sanificare i capi di vestiario è potente, tossico e corrosivo come sottolineano i professionisti del settore. Non dovrebbe mai essere aggiunta o miscelata con altri articoli, può causare delle bruciature
alla cute e non bisogna impiegarla congiuntamente ad altri articoli con contenuto acido. Pertanto, chi ha intenzione di accrescerne l’effetto con l’ausilio dell’aceto di vino bianco è bene sappia che si tratterebbe di un insieme tossico irritante e dannoso per la salute. Quindi, utilizzarlo come erbicida è una buona idea oppure no?
Cosa adoperare come erbicida?
Le ricette casalinghe o i suggerimenti mettono in risalto ciò che la varechina potrebbe fare. I professionisti del settore evidenziano che questo prodotto potrebbe avere efficacia come erbicida, ma è altresì vero che ha un effetto a catena sull’ambiente. Essendo un biocida pericoloso mette in atto un effetto a catena da non sottovalutare:
- si propaga nelle falde acquifere;
- la sua scomposizione libera sale;
- genera delle sostanze dannose nel terreno, aria e acqua.
Per diserbare è quindi raccomandato di mettere in atto altre tipologie di metodi, meno dannosi e innocui per l’ambiente e l’ecosistema. Prima di tutto perché non estirpare le malerbe a mano, ove possibile? Se si utilizzano i giusti utensili, si può essere certi di operare in maniera celere e indolore. Un diserbo di questo tipo
è selettivo e innocuo per il terreno e l’ambiente. In altri casi si può pensare di coprire il terreno con dei teli, impedendo in questo modo la fotosintesi. La pacciamatura può essere distribuita in modo permanente e aiutare il terreno a difendersi da queste malerbe. In ogni caso è importante non utilizzare prodotti chimici e chiedere sempre un consiglio agli esperti del settore.